Nel digital marketing, i contenuti sono un elemento imprescindibile per avere successo, ma ci sono delle regole da seguire. Pubblicare contenuti noiosi, scadenti o fuori target vi porterà più danno che beneficio e vi darà l’impressione di aver sprecato tempo in qualcosa che, invece, se usato bene, può fare la differenza. Ma da cosa si riconoscono i contenuti di qualità? Molto semplice: rispondono a 3 caratteristiche.
Le 3 caratteristiche di un contenuto di qualità
- Informativo
L’informazione fornita è ciò che spinge l’utente ad approcciarsi al contenuto. È bene quindi non deludere questa aspettativa ed essergli utili, fornendogli la risposta a una domanda che si poneva da tempo, insegnargli qualcosa, metterlo al corrente di una novità.
- Rilevante
Il contenuto deve essere rilevante sia per chi scrive, sia per chi legge. L’argomento trattato è ciò che accomuna chi offre il contenuto e chi cerca informazioni al riguardo. Di conseguenza, per sapere quali argomenti sono rilevanti per i potenziali utenti, è necessario conoscere approfonditamente il proprio target, le domande che si pone, le necessità che ha e rispondere con i contenuti giusti, creati per soddisfare questi bisogni in modo mirato.
- Interessante
Sembra una banalità, ma il contenuto deve essere interessante. Dopo aver attirato l’attenzione delle persone giuste con delle informazioni utili, bisogna mantenerla viva. È importante usare uno stile personale, professionale, ma non pesante. Bisogna essere accattivanti, a partire dal titolo. Non vanno usate parole troppo tecniche, a meno che non vi rivolgiate a una nicchia altamente qualificata di specialisti, o troppo gergali. Per quanto riguarda la scelta e lo sviluppo dell’argomento, attingere dalla vita reale è un’ottima strategia: case studies, aneddoti ed esempi tratti da esperienze vere, interviste a persone competenti danno una concretezza e un realismo molto apprezzato da chi legge.
Anche il ricorso a dati e statistiche, magari confezionati in un’infografica, è un buon modo per dare un supporto più scientifico alle vostre affermazioni, rendendo il testo interessante. I numeri, se ben esposti, spiccano sempre in mezzo alle parole.
Sulla carta, sembra tutto facile, ma ci sono dei momenti in cui sembra che non ci sia più nulla da dire, che sia stato tutto già detto o scritto. Come superare questi momenti poco ispirati? Dove trovare nuove idee?
Ecco tre fonti inesauribili di spunti per scrivere articoli interessanti.
– La vita quotidiana.
Prendetevi un momento per riflettere sulle mille cose che fate ogni giorno al lavoro. Ognuna di esse potrebbe essere l’oggetto di un articolo interessante e parlarne con competenza e completezza vi risulterà facile, perché padroneggiate la materia e conoscete tutti i trucchi del mestiere. Qualche esempio? Un caso particolare che vi è capitato, un problema che avete affrontato e risolto, la discussione con un collega, la descrizione di una procedura complessa che sapete svolgere ad occhi chiusi.
– Le cosiddette “wh-questions”
Chi conosce un po’ d’inglese, sa che le “wh-questions” sono le domande che si formano usando i pronomi interrogativi e, in italiano “who”, “what”, “when”, “where”, “why” e “how” si traducono con “chi”, “cosa”, “quando”, “dove”, “perché” e “come”. Provate a giocare con le parole e a chiedervi qualcosa su un determinato oggetto, luogo o argomento della vostra area di interesse. Rimarrete stupiti da quante cose si possono dire anche sugli argomenti all’apparenza più banali.
– Le ricerche on line
Oggi, se qualcuno ha una domanda, per prima cosa si rivolge a Google. Sfruttate questa risorsa e usatela per trarne spunti, soprattutto consultando quali sono le domande più frequenti per una determinata parola-chiave. I risultati sono un po’ generici e bisogna fare un’accurata opera di bonifica, e lo stesso vale per i siti di domanda e risposta, come ASKfm e simili, ma ne vale la pena. Per restringere il campo a un pubblico più vicino al vostro target, i forum e i gruppi di discussione di settore sono una miniera d’oro.
di Lara Sousa Oliveira